mercoledì 6 febbraio 2013

Le Diete Dimagranti.....miti da sfatare!



Troppe sono le convinzioni errate in campo alimentare, e le diete in giro sul web, sulle riviste e quelle elaborate da presunti esperti del settore non aiutano di certo a far chiarezza e a scegliere la strada giusta.

Una dieta dimagrante efficace deve possedere alcuni requisiti importantissimi:
  1. essere ben bilanciata e in grado di apportare tutti i nutrienti essenziali (dai macronutrienti, quali carboidratilipidi e proteine, ai micronutrienti, quali vitaminesali minerali ecc..).;
  2. non deve mai scendere al di sotto di 1200 kcal al giorno, per un soggetto adulto in buone condizioni di salute;
  3. deve tener conto del metabolismo basale del soggetto in questione e del tipo di vita che questi svolge, inclusa l'attività fisica e lavorativa;
  4. non deve portare ad una perdita di peso superiore a 0,5/1 kg alla settimana;
  5. deve tener presente e assecondare il più possibile i gusti, nonchè le abitudini socio-culturali del soggetto;
  6. deve essere PERSONALIZZATA; non si può seguire la dieta dell'amica, della madre, della sorella, ma solo la propria, perché ogni persona è diversa e la dieta viene elaborata tenendo conto esclusivamente delle caratteristiche del soggetto in cura;
  7. non deve essere "deprimente" e noiosa, altrimenti verrà presto abbandonata;
  8. deve insegnare a mangiare e a prendersi cura di se, Educare!
Detto ciò potete capire che non ci si può improvvisare dietologi o dietisti, occorrono anni di studi ed aggiornamenti continui. Diffidate da tutte le diete che trovate su riviste o siti web. Non fidatevi della Dieta "dell'ananas", "della banana", "del riso" o "del digiuno"; sono tutte deleterie, non rispettano nessuno dei requisiti sopraelencati e a lungo termine possono portare ad una serie di squilibri difficili da curare.


Oggi va di moda la "Dieta Dukan", la dieta delle star per intenderci. Non fidatevi neanche di questa dieta, in quanto è troppo ricca di proteine e povera degli altri nutrienti fondamentali (vedi punto 1).
Vi parlo ora di alcuni tipi di dieta che vanno sempre di moda e che sono assolutamente da evitare.

1. DIETE CHETOGENICHE

Sono diete che enfatizzano la riduzione di carboidrati e generalmente non tengono conto del contenuto calorico totale della dieta. Un simile approccio alimentare ha indubbi effetti dimagranti in quanto favorisce la mobilizzazione di grassi a scopo energetico e riduce l'appetito (es. Dieta metabolica e Dieta Atkins).
Questo non vuol dire, però, che non ha effetti dannosi. Queste diete, infatti:
  •  aumentano i livelli plasmatici di acido urico, favorendo, così, lo sviluppo della gotta;
  •  alterano l'equilibrio elettrolitico e favoriscono la disidratazione corporea;
  •  incrementano la perdita di calcio, aumentando il rischio di osteoporosi;
  •  aumentano i lipidi plasmatici, favorendo l'ipercolesterolemia e aumentando il rischio di malattie cardiovascolari;
  •  esauriscono le scorte di glicogeno dell'organismo, diminuendo sensibilmente la capacità di allenamento e competizione.
Come si fa, quindi, a credere che una tale dieta possa apportare benefici?

2. DIETE IPERPROTEICHE

L'approccio dietetico è simile al precedente ma meno estremizzato. Vengono proposte come "diete last minute" per prepararsi in fretta alla prova costume.
Queste diete, conosciute anche con il nome di "Diete low carb", sono caratterizzate dal ridotto apporto di carboidrati a favore di proteine e grassi. La percentuale di calorie fornite dai carboidrati, rispetto al 50-55% ideale, in una dieta iperproteica si riduce fino anche al 15% delle calorie totali. La quota di proteineproposte può arrivare, invece, fino anche al 40% o più delle calorie totali giornaliere, mentre normalmente si cerca di non superare il 18%. 
Le Dieta iperproteiche funzionano in quanto riducendo drasticamente l'apporto di carboidrati, risulta quasi impossibile eccedere con le calorie: i pasti ricchi di proteine e grassi sono molto più difficili da digerire e procurano un senso di sazietà che dura diverse ore. Si dimagrisce, quindi, solo perchè si segue una dieta ipocalorica.
Bisogna evitare questo tipo di diete per diverse ragioni:
 - insostenibili a lungo termine: anche ammettendo che una dieta così sbilanciata non causi problemi a lungo termine, sono veramente poche le persone che potrebbero riuscire ad alimentarsi per tutta la vita con una percentuale così bassa di carboidrati. Appena si torna a mangiare in modo normale, se non si capisce che bisogna limitare le calorie, si torna ad ingrassare velocemente;
- mancanza di fibre: eliminando quasi completamente i carboidrati, anche l'apporto di fibre si riduce notevolmente, causando frequentemente problemi di stitichezza;
- eliminazione di alcuni alimenti: se si escludono alimenti come frutta e verdura, l'apporto di importanti micronutrienti (vitamine e minerali) potrebbe essere insufficiente;
- chetosi: per limitare il più possibile il consumo di glucosio, l'organismo inizia a produrre corpi chetonici per utilizzarli come fonte energetica alternativa al glucosio. In altre parole viene attivato un meccanismo di "emergenza" come se si dovesse evitare di "morire di fame";
- difficoltà nel praticare sport: le riserve di glicogeno sono sempre esaurite e non ci sono carboidrati a disposizione per attività fisiche intense. Praticare uno sport aerobico (uno degli ingredienti più sicuri per mantenersi in salute) diventa estremamente difficoltoso;
- eccesso di grassi nella dieta: le diete iperproteiche sono quasi sempre anche iperlipidiche. Oltre agli eventuali problemi a lungo termine (es. rischio cardiovascolare), un eccesso di grassi può causare problemi alla digestione anche nel breve periodo.


3. DIETE BASATE SUL PARZIALE DIGIUNO

Sono diete fortemente ipocaloriche (sotto le 1000 calorie al giorno, vedi punto 2) e si basano sull'assunzione di pasti esclusivamente a base di verdure, frullati e tisane dimagranti. Queste diete assicurano, sì, una rapida perdita di peso ma rallentano sensibilmente il metabolismo basale e, nel medio-lungo periodo, possono avere soltanto un effetto decisamente negativo: far ingrassare la persona che le ha adottate; questo perchè buona parte del peso perduto va a discapito della massa muscolare, mentre la percentuale di grasso rimane sostanzialmente invariata. Il soggetto che segue questo tipo di diete perde MASSA MAGRA e non MASSA GRASSA.


4. DIETE INCENTRATE SU UN SOLO ALIMENTO 

Il basso contenuto calorico di questo tipo di diete favorisce il dimagrimento, negativizzando l'apporto energetico. Fanno presa su persone con scarse conoscenze in campo alimentare dato che, essendo facili da seguire, hanno un buon approccio psicologico su chi le segue.
Questo particolare tipo di diete dimagranti, a causa dell'estrema restrittività, finisce con generare carenze di princìpi nutritivi.
Dopo poche settimane la dieta diventa noiosa ed è lo stesso organismo, impoverito di alcune sostanze nutritive, a chiedere la sospensione della dieta con sintomi anche abbastanza importanti, quali debolezza, affaticamento mentale, problemi gastrointestinali.



A questo punto vi starete chiedendo se esiste una dieta dimagrante ideale. Si, una dieta dimagrante ideale esiste ed è tutto sommato facile da adottare. Si tratta semplicemente di apportare leggere modifiche al proprio stile di vita conciliando un po' di attività fisica con la graduale eliminazione di quelle abitudini che contribuiscono ad una scorretta alimentazione. Bisogna capire i proprio errori e tentare di correggerli, in quanto solo in questo modo si è in grado di perdere peso e soprattutto di mantenere nel tempo tale perdita. Non è sufficiente, quindi, seguire una dieta ipocalorica per poi interromperla e ritornare a mangiare come si faceva prima della dieta. 
E', per questo, fondamentale che il dietista faccia Educazione Alimentare e non si limiti esclusivamente a distribuire diete dimagranti.


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