giovedì 27 ottobre 2016

Come conservare gli alimenti in Frigorifero

Conservare correttamente gli alimenti è il primo passo per una sana alimentazione.
Quanti di noi dispone a caso gli alimenti in frigorifero una volta acquistati? La maggior parte!


Non dobbiamo sottovalutare la gestione casalinga degli alimenti e una corretta conservazione ci permette di sprecare meno cibo e prolungare, laddove possibile, i tempi di conservazione.

E', quindi, importante conoscere il proprio frigorifero e seguire poche semplici regole.


Prima regola: i ripiani del frigorifero hanno temperature diverse; è importante quindi saper collocare gli alimenti sul ripiano giusto.
  1. La zona alta (1) raggiunge temperature di 5-8° e permette la conservazione di: Uova (nel portauova o nella confezione originale - è possibile collocarle anche sul ripiano superiore dello sportello), Formaggi, Yogurt, Dolci a base di creme/panna, Affettati sottovuoto e cibi cotti. Ricordate di lavare accuratamente le uova prima di riporle in frigorifero e prima di utilizzarle in cucina, per eliminare il rischio di contaminazioni. Una volta acquistate, le uova si conservano (se collocate correttamente in frigorifero) fino ad un mese.
  2. La zona intermedia (2) raggiunge temperature di 4-5° e permette la conservazione di: salumi aperti, pasta e carne già cotti, avanzi, sughi, salse e verdure cotte. I Formaggi devono essere protetti con un foglio di carta da frigorifero. Latte, yogurt e formaggi freschi, una volta aperti, devono essere consumati entro 2-3 giorni. I salumi devono essere lasciati avvolti nella carta per alimenti con cui li ha confezionati il nostro salumiere di fiducia.
  3. La zona bassa (3) raggiunge temperature di 0-2° e permette la conservazione di Carne e Pesce crudi, che necessitano, appunto, di temperature più basse. Consumare la carne tritata e fresca entro 24-48 ore, le carni bianche entro 2 giorni ed il pesce entro 24 ore. Lavare sempre le mani sia prima sia dopo aver maneggiato la carne, così come bisogna lavare accuratamente coltelli, taglieri e tutti gli utensili utilizzati per la prepazione. Mai scongelare la carne a temperatura ambiente (elevato rischio di contaminazioni), ma nel frigorifero o nel microonde. Verificare la freschezza del pesce (odore di mare, occhio sporgente non opaco, branchie rosee/rosse).
  4. Cassetti (4) raggiungono temperature di 7-10° e permettono la conservazione di Frutta e Verdura. Lavare Frutta e Verdure accuratamente e direttamente sotto acqua corrente. La frutta matura deve essere lasciata a temperatura ambiente per completare il processo di maturazione. Prova a mettere la frutta non matura accanto ad una banana matura!
  5. Sportello (5) è la zona del frigorifero a temperature più alte (10-15°) e permette la conservazione di Bibite, Latte, Vino, Acqua, Burro e Uova.

ATTENZIONE a: Latte, riso e latticini assorbono gli odori: chiudete bene la confezione quando li riponete in frigorifero.


Seconda Regola: Leggere le modalità e i tempi di conservazione riportati sulle confezioni dei cibi acquistati. Porre particolare attenzione ai termini:
  1. scadenza: indica la data fino a cui l’alimento può essere venduto e deve essere consumato. Entro tale data il produttore garantisce la salubrità e le caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto. Viene indicata con la dicitura “da consumarsi entro ..." (data).
  2. termine minimo di conservazione (TMC): indica la data fino a cui l’alimento mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Viene indicato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro ..." (data).
Spieghiamoci meglio:

Da consumarsi entro... di solito si usa per alimenti che si degradano facilmente e devono essere consumati entro e non oltre la data indicata.

Da consumarsi preferibilmente entro... indica per quanto tempo l’alimento può essere consumato senza alcun rischio. Si usa per gli alimenti che possono essere conservati più a lungo (come i cereali, il riso, le spezie). Non è pericoloso consumare un prodotto dopo tale data, ma l’alimento in questione può aver perso alcune proprietà organolettiche, come sapore e consistenza.



A questo punto il frigo è sistemato! Non ci resta che svuotarlo!

venerdì 12 febbraio 2016

Prima, Durante e dopo un Programma Dimagrante

Molte possono essere le motivazioni che ci spingono ad intraprendere un programma di dimagrimento: voglio essere più magro/a, voglio piacermi di più, voglio essere in forma perfetta quest'estate, voglio dimagrire per il mio matrimonio, non voglio avere la pancia, devo liberarmi di questi chili sui fianchi ecc...

Spinti dal consiglio di amici, dalla voglia di cambiare/migliorare, dai modelli di bellezza "irrangiungibili" proposti dalla tv, pensiamo di rivolgerci (nel migliore dei casi) ad uno specialista in nutrizione oppure digitiamo su google (nel peggiore dei casi) "dieta dimagrante veloce" "dimagrire in fretta" "dieta dell'ananas", sicuri di ottenere risultati soddisfacenti.

Ma non è così semplice!

Se dediciamo di perdere peso, migliorare il nostro fisico o piacerci di più, è neccessario riflettere su alcuni punti fondamentali ed essere disposti ad IMPARARE!
Non possiamo pretendere i fatidici -7 kg in 7 giorni (nessuno ha la bacchetta magica), nè tantomeno sperare in dimagrimenti rapidi riducendo drasticamente le calorie, o peggio ancora sbilanciare la nostra dieta per ottenere risultati più immediati.

Il dimagrimento rappresenta un sottile equilibrio tra diversi fattori:

ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA - MOTIVAZIONE - VOGLIA DI IMPARARE


ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA. E' opinione diffusa che solo le diete dimagranti restrittive permettano di perdere peso. Ma siamo realmente sicuri che tali diete facciano bene al nostro organismo?
Diete a basso contenuto calorico, fortemente sbilanciate nella composizione dei nutrienti e/o che escludano alcuni alimenti piuttosto che altri (v. intolleranze alimentari), rappresentano un serio rischio per la nostra salute. 
Ragioniamo sulle cose: una dieta fortemente ipocalorica favorisce sicuramente un'importante perdita di peso, ma siamo proprio sicuri che quei chili in meno che leggiamo sulla bilancia, siano chili di grasso? Io ho i miei dubbi! Solitamente tali diete riducono drasticamente l'introito di carboidrati, il che comporta una perdita di glicogeno e acqua...e non di grasso! Per di più, una volta tornati ad un'alimentazione normale (attenzione, non necessariamente non equilibrata) il rischio di riprendere i chili persi è molto elevato. Questo perchè i carboidrati richiamano acqua!
Potrei fare tanti altri esempi di diete non equilibrate, ma ve ne parlerò in un altro post.

Per alimentazione equilibrata intendiamo la corretta assunzione dei principi nutritivi secondo il nostro fabbisogno giornaliero! E' quindi fondamentale che il professionista a cui vi rivolgete, indaghi sulle vostre abitudini alimentari e "studi" la vostra composizione corporea.


MOTIVAZIONE. E' forse l'aspetto più difficile! Possiamo essere fortemente motivati ad intraprendere un percorso di dimagrimento, ma dobbiamo nutrire tale motivazione durante tutta la durata del percorso, e anche dopo. Come mantenere alta la motivazione?
Pensare ai motivi che ci hanno spinto a cambiare, ai benefeci che ne possiamo trarre, alle soddisfazioni e anche alle rinunce che ci permetteranno/hanno permesso di raggiungere i nostri obiettivi. Alzarsi la mattina con un unico pensiero: 
"oggi penso a me e alla mia serenità"


IMPARARE a mangiare sano! Niente di più difficile senza essere seguiti correttamente. Molto spesso ci rivolgiamo a persone che non ci guardano neanche negli occhi, che non ascoltano e che aprono semplicemente il pc, inseriscono i nostri dati in un software et voilà...la dieta è pronta!
Altre volte incontriamo professionisti che dedicano il loro tempo a fare educazione alimentare, ma non sempre siamo disposti ad ascoltare ed imparare, forse perchè il nostro intento è solo quello di dimagrire magicamente.
Ovviamente molte persone riescono ad affidarsi al professionista giusto e ad imparare a mangiare. Solo in questo modo possiamo essere certi di riuscire ad ottenere i risultati desiderati, ma soprattutto, a mantenerli nel tempo.

A cosa serve perdere 10 kg in un mese se dopo 3 mesi ne riprendo 15?
A cosa serve ricorrere a diete drastiche e deprimenti, rinunciare a tanto, se poi torno a mangiare come prima e perdo tutti i progressi fatti?

Impariamo ad imparare, mettiamoci in gioco, chiediamo al nostro nutrizionista, poniamogli tutti i nostri dubbi, anche se ci sembrano sciocchi. Pretendiamo spiegazioni e consigli. Solo in questo modo possiamo capire e conoscere le basi di un'alimentazione sana, e sapremo metterle in pratica una volta terminato il programma di dimagrimento.

P.S.: NUTRIZIONISTA = specialista in alimentazione, può essere un dietologo (medico), un dietista o un biologo nutrizionista! Basta che sia affidabile e preparato!